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Il minore extracomunitario, ritualmente affidato, può al compimento della maggiore età ottenere la conversione del permesso di soggiorno in permesso per motivi di lavoro, pur in assenza dei presupposti di cui all’art. 32, commi 1 bis segg. l. 286/98.
T.A.R. VENETO, sez. III, 01.10.2007, n. 3170 (semplificata): "Ritenuto in fatto e considerato in diritto:
che il ricorrente, cittadino straniero, è entrato clandestinamente in Italia durante la minore età ed è stato poi affidato al fratello, regolarmente residente in Italia, con provvedimento 28 marzo 2007 del giudice tutelare di Treviso;
che, secondo la consolidata giurisprudenza della Sezione (così, da ultimo, T.A.R. Veneto, III, 27.11.2006, n. 3905; id. 24.1.2006, n. 116; id. 22.6.2005, n. 2646), condivisa dal giudice d’appello (C.d.S., VI, 12 aprile 2005, n. 1681), ed alla quale si fa senz’altro rinvio, il rituale affidamento è condizione sufficiente perché lo straniero minorenne possa ottenere un permesso di soggiorno per motivi di lavoro al compimento alla maggiore età, pur in assenza dei presupposti di cui all’art. 32, commi 1 bis segg. l. 286/98" |
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