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INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2010 PDF Stampa E-mail
sabato 06 marzo 2010
 discorso dell'avv. Franco Zambelli, Presidente dell'Associazione Veneta Avvocati Amministrativisti, tenuto  in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2010 presso il Tar Veneto. 

 

 INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO

 

Illustrissimi Ospiti,

Eccellentissime Autorità,

Pregiatissimi Magistrati,

Esimio sig. Presidente,

ringrazio per la parola che mi è concessa quale Presidente della Associazione Veneta degli Avvocati Amministrativisti.

* * * * *

 

La lunga frequentazione di questi luoghi mi consente di percepire la notevole mole di lavoro che i numeri espressi dal Presidente nella sua relazione appalesano in minima parte.

 

Lavoro condotto in carenza di mezzi, di strutture, di personale che un settore così delicato, espressione della più elevata forma di democrazia, al contrario, presupporrebbe, non dico con dovizia ma certamente con sufficienza e continuità.

 

E mentre, ripeto, a fronte di ciò, freniamo le nostre aspirazioni di ottenere risposte celeri (se non attraverso l’uso della tutela cautelare e delle pronunce semplificate) manifestiamo la nostra preoccupazione per lo scenario costituito dal Nuovo Codice Amministrativo il cui varo è previsto per il secondo semestre di quest’anno. 

 

 

L’uso di procedure informatiche e telematiche, l’estensione delle funzioni istruttorie, esercitate in forma monocratica, l’introduzione della prova testimoniale per iscritto, il diverso approccio della fase cautelare, l’accelerazione delle impugnative in materia di appalto, implicano uno sforzo che si riverbera non solo sulla struttura amministrativa e giudiziaria dei TAR e del Consiglio di Stato ma, altresì, e forse in maniera ancor più rilevante, sull’organizzazione degli studi professionali.

Basti pensare alla class action contro le pubbliche amministrazioni, all’azione risarcitoria svincolata dalla pregiudiziale amministrativa, pur non essendo la sua proponibilità libera ma confinata in 180 giorni, a pena di decadenza.

 

Azioni e impugnazioni che si aggiungono a quelle tradizionali, e che dovranno fare i conti con l’enorme arretrato, indubbiamente non governabile con la panacea delle Sezioni stralcio.

 

Non è poi questa la sede per riflessioni generali sui compiti del Giudice amministrativo. Ma, nel contesto attuale di amplificazione delle regole e del ruolo di chi è chiamato a giudicare della loro applicazione, formulo solo un auspicio: che si risponda alla domanda di giustizia, ma comprendendo quando le ragioni del contenzioso divengono meramente strumentali, anche attraverso una riflessione sull’uso della compensazione delle spese di lite.

 

Allora, al di là della distinzione dei ruoli e della dialettica contrapposizione, io credo che l’Associazione, sforzandosi di sussidiare, nei limiti del possibile, le carenze burocratiche, abbia anticipato i tempi e cercato di fronteggiare le esigenze attuali, che diventeranno ancor più pressanti con il Nuovo Codice.

 

 

 

E’ noto che l’Associazione si è adoperata – e si sta adoperando – affinchè i funzionari comandati dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune continuino a prestare la propria opera e quelli che chiedono di ritornare all’Ente di appartenenza vengano prontamente sostituiti, senza soluzione di continuità.

 

E’ noto, altresì, che l’Associazione, pur disponendo di mezzi limitati, ha offerto il proprio sostegno economico per garantire una presenza continuativa, a tempo indeterminato, di un’impiegata del Consiglio dell’Ordine che svolga le proprie mansioni nei giorni non di udienza, a supporto delle esigenze via via rappresentate dalle Segreterie di codesto TAR.

 

E’ risaputo, ancora, che la Associazione ha acquistato l’arredamento necessario a rendere più confortevole la funzionalità di questi spazi, risultando quello attuale inidoneo a consentire una laboriosa permanenza degli avvocati.

 

Nel contempo, si sta prodigando per completare le strutture attuali con mezzi informatici che consentiranno di dialogare dalla sede del TAR con i propri studi e che potranno, altresì, aiutare a far fronte alle esigenze prospettate dal nuovo processo telematico.

 

E’ uno sforzo non indifferente che ci vede impegnati anche sul piano deontologico e didattico attraverso molteplici corsi e convegni, tutti gratuiti, aperti a tutti gli avvocati. Corsi che mirano, al di là dell’attribuzione di crediti formativi, a creare una categoria responsabile, attenta, preparata ad affrontare una professione sempre più complessa.

 

In tal modo, potrà essere preservato ed incrementato quel livello di cognizione che da sempre ha nobilitato il Foro Amministrativo Veneto, memore degli insegnamenti di Illustri Professori e di esimi avvocati quali, tra gli altri, il Prof. Guicciardi ed il Prof. Benvenuti.

Ci rendiamo conto che stiamo facendo poco per la soluzione di problemi più generali, ma molto, crediamo, per le competenze della nostra Associazione e per le peculiarità della professione dell’amministrativista.

 

In questo quadro, ringraziamo il Presidente per l’impronta di equilibrio, di correttezza, di assoluta obbiettività che ha saputo e voluto attribuire al TAR del Veneto e ringraziamo, altresì, i Presidenti delle sezioni II e III e con essi tutti i magistrati che compongono i collegi.

 

Un doveroso e non meno grato riconoscimento all’impegno, alla disponibilità e laboriosità dei funzionari di questo TAR che ad ogni livello contribuiscono a rendere accettabile il nostro ed il loro sforzo, ben differenziandosi dalle modalità di lavoro e di approccio tipiche di altri settori della Giustizia.

 

Un augurio, quindi, di buon lavoro.

 
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