relazione degli architetti Guerra e Lain.

L’ arredo realizzato nel salone nobile di Palazzo Gussoni (attuale sede del TAR del Veneto) è stato immaginato e realizzato in modo certamente mimetico nei confronti delle decorazioni esistenti. Non ci riferiamo certo allo stile dei nuovi arredi (di carattere novecentesco) quanto all’emergere del dato artigianale e materico che accomuna stucchi e modanature. Il posizionamento delle sei postazioni di lavoro alle pareti ha permesso di far emergere il tavolo in noce massiccio che domina il centro sala, alludendo ad un’organizzazione longitudinale dello spazio, a guisa di sala di lettura (la sostituzione delle piantane bianche esistenti con lampade ministeriali green, da posizionare sui tavolini, completerebbe l’immagine progettuale) .

Tavolini e sedie sono stati realizzati in noce biondo, con l’aggiunta di un tono miele , in accordo con la parete mobile che attualmente purtroppo taglia l’estremità del salone rivolto al Canal Grande. Le sedute in tessuto borchiato ottone, in fantasia prevalentemente bicolore (rosa antico e canapa) accompagnano lo stile imperial dei piccoli tavoli, dedicati alla consultazione di cartelle A4. Nonostante le ridotte dimensioni dei tavoli (conseguenza dei vincoli dati dalla preesistenza) il risultato è estremamente funzionale e sottolinea un gioco di rimandi e allusioni, nel quale la tradizione manifatturiera torna a farsi garante di continuità estetica.

I progettisti

Valerio Guerra e Enrico Lain, architetti