Proposta di istituzione del Premio Apuleio |
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lunedì 31 gennaio 2011 |
di IVONE CACCIAVILLANI.
Il premio regionale Apuleio per una nuova PA.
Con l'avvento del federalismo si sta aprendo un’epoca nuova nel rapporto tra cittadino e PA: non è più il centralismo soffocante, ma l'aderenza dell’azione amministrativa alle esigenze del cittadino in attuazione del nuovo principio di sussidiarietà.
Premiare l’inventiva innovatrice pare un importante apporto all’affermazione del nuovo che incombe. Ecco l’istituzione d’un premio annuale attribuito al Funzionario o Istituzione che si siano distinti per creatività inventiva nell’esercizio della pubblica funzione.
Apuleio a Padova
Della vita di Apuleio, il grande scrittore e avvocato nordafricano (125-170 d.C), sono più le leggende che i dati storici. Dei dati biografici si sa quello che egli scrive di se stesso; si sa che fu accanito viaggiatore, tanto che (come scrive nell’Apologia) utpote peregrinationis cupiens iinpedimenti matrimoni aliquanti perecusaveram (bramoso com’ero di viaggiare respinsi per qualche tempo l’impaccio del matrimonio); che fu sacerdote -o quanto meno assiduo devoto e propugnatore del culto di Iside e dei misteriosofi.
Padova nei primissimi secoli dell’era cristiana fu un attivo centro del culto di Iside; risale all’anno accademico 1998 la discussione di una tesi di laurea all’Università di Padova sul tema "Da Iside e Maria: cristianizzazione di un culto". Nulla di più verisimile che Apuleio sia stato a Padova, ne abbia frequentato i circoli misteriosofici. È una pagina di storia della Città che va esplorata e tenuta in dovuta considerazione.
Per certo si sa che fu retore e che esercitò l'avvocatura. Pare doveroso onorarne la memoria nella città che del diritto fu da sempre la culla (superfluo ricordare che il suo Palazzo di Giustizia -il Salone è uno dei più insigni edifici giuridici di tutti i tempi).
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 31 gennaio 2011 )
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