Associazione Avvocati Amministrativisti Veneto Associazione Veneta degli Avvocati Amministrativisti
Cerca >> 
 Ultimo aggiornamento del sito: mercoledì 17 maggio 2017
Home arrow Varie arrow Contributi arrow Gli ottant'anni di un indomito maestro
Home
Associazione
Elenco associati
Seminari
Contattaci
Documenti
Links
Conferenze ed eventi
modulo iscrizione
Amministratore
Gli ottant'anni di un indomito maestro PDF Stampa E-mail
mercoledì 21 marzo 2012

di ENRICO GAZ

Ottanta primavere costituiscono una meta ragguardevole ma il traguardo diventa memorabile quando numera cinquantasei anni di toga e di ininterrotto impegno nel foro.

Forse un impegno “ineludibile” per chi ha la ventura di ricordare il nome del patrono degli avvocati.

Un impegno fatto di una frequentazione costantemente creativa degli istituti giuridici tanto da innovarne a volte la stessa disciplina, intuendo e consolidando approdi processuali che sembravano impensabili o, addirittura, improponibili.

Al fondo dell’operare di Ivone Cacciavillani sta, a ben vedere, una meditazione inesausta sulla società, le sue dinamiche, i suoi fermenti, le sue spinte evolutive. La cornice di riferimento è sempre quella della democratizzazione dell’amministrazione nella forma della partecipazione del cittadino alla funzione amministrativa.

Così l’operare giuridico esprime il fatto sociale e compito del giurista diventa quello di interpretare quanto si muove nella complessità della realtà, spesso nelle sue pieghe più recondite.

Per questo il pensiero di Cacciavillani non si è mai avvitato sulla mera elaborazione statica di concetti ma ha sempre inseguito la traccia di una lettura dinamica dell’ordinamento. Il diritto, cioè, come sistema in movimento, non tanto e non solo per la caotica e frenetica attività legislativa ma perché esso muta e si trasforma in relazione ai cambiamenti della società e alle istanze che essa esprime. Gli stimoli provenienti dalla trama delle relazioni sociali sollecitano lo sviluppo di principi che sono presenti nell’ordinamento, ma che non hanno ancora trovato espressione in disposizioni ed istituti.

Ammaestrato alla scuola delle letture rosminiane pensa al processo come ad un sistema con cui la realtà ritorna su sé stessa, per riconoscere la verità dell’esperienza. Contro l’autoreferenzialità degli impianti normativi e delle strutture burocratiche coltiva la ferma convinzione che esse si legittimano solo a partire dalla persona e dalle formazioni intermedie, rispettando la libertà e l’autonomia dei corpi sociali.

La ricerca di un adattamento elastico del diritto al mutamento sociale è forse la cifra più pertinente dell’attività di Ivone Cacciavillani. Si deve alle sue idee l’introduzione nel nostro ordinamento giuridico di strumenti - tanto per citarne alcuni - quali l’azione popolare presso la Corte dei Conti, la sentenza abbreviata nel processo amministrativo, il patteggiamento nel processo contabile.

Svelare il valore del diritto come mezzo di comunicazione con e nella realtà sociale è sicuramente il suo insegnamento più alto. L’avvocato non è soltanto lo studioso delle leggi vigenti ma è anche l’osservatore attento del tessuto civile.

Si spiega in questo senso l’interesse – così acuto in Cacciavillani – ad approfondire lo studio di cose non giuridiche, a partire dalla storia delle comunità, perché questo permette di cogliere nella società i valori che attendono di ricevere forma giuridica. Una forma che può essere trovata quando, grazie all’interprete, essi sono posti in collegamento con canoni che sono immanenti nel sistema ma che – appunto - non hanno ancora espresso appieno il loro potenziale normativo.

La lezione, ma sarebbe meglio dire la sfida aguzza, che Ivone Cacciavillani continua a lanciarci - e a lanciare a tutto il foro - si nutre di questa volontà ostinata di esplorare e di riconoscere.

Se di ogni cambiamento vanno cercate le radici all’interno dell’ordinamento, occorre assecondarne il moto di crescita, creare collegamenti nuovi, accompagnarne un adeguamento continuo per meglio servire il sovrano che si incarna nel popolo.

Dobbiamo essergli grati, affettuosamente grati, per il dialogo avvincente tra diritto e società di cui continua a confermarsi indomito maestro.

Enrico Gaz

Ultimo aggiornamento ( venerdì 23 marzo 2012 )
 
< Prec.   Pros. >
Contenuti Multimediali
Associazione Avvocati Amministrativisti del Veneto tutti i diritti riservati