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La proposta Volpe: per una Giustizia amministrativa alla portata di tutti PDF Stampa E-mail
martedì 12 febbraio 2013

dell'avv. Luisetta Peronato*

Raccolgo l’invito del Prof. Avv. Francesco Volpe, che pubblica sul sito degli Avvocati amministrativisti del Veneto una interessante, se pur breve riflessione, suggerendo un rimedio per rivitalizzare la giustizia amministrativa.

Forse dovremmo parlare – e non me ne voglia il Collega Volpe – di rianimazione, più che di rivitalizzazione, giacchè il colpo di grazia ad una già morente giustizia è stato assestato dal nostro Legislatore, con l’aumento del contributo unificato per i ricorsi in materia di contratti pubblici avanti i TT.AA.RR.: oggi detti ricorsi sono divenuti di appannaggio solo di ricchi imprenditori o gruppi imprenditoriali, disposti a sborsare sin da subito somme che arrivano fino ai 6.000,00 euro, ricca fiches da lanciare sul tavolo verde della giustizia.

Si propone di trasformare l'effetto del ricorso e di stabilire che la sua introduzione comporta, di per sé, la sospensione del provvedimento impugnato, analogamente a quanto previsto al paragrafo 80 della legislazione processualistica amministrativa della vicina Germania.

La suggestione è interessante, anche se non credo possa trattarsi di una panacea di tutti i mali. Il problema principale è oggi il costo che il cittadino, non necessariamente imprenditore, è costretto ad affrontare per un ricorso amministrativo.

Al di là delle competenze professionali del Collega che lo assiste, la gabella del contributo unificato è decisamente sproporzionata ad una analoga ipotesi di valore presso il Giudice ordinario.

Si pensi che, se oggetto di una citazione è un risarcimento del danno pari ad € 200.000,00, magari in materia contrattuale, il contributo unificato da versare è di € 660,00 euro; se poi dibattiamo in merito ad un procedimento monitorio, il valore del contributo unificato scende alla metà, cioè € 330,00.

Per una vertenza analoga quanto al valore, sia pur avanti una diversa giurisdizione, il contributo unificato è di almeno € 2.000,00, per salire poi al doppio o al triplo a secondo che si tratti di controversie di valore superiore a € 200.000,00 in su: il tutto senza considerare motivi aggiunti, ricorso incidentale ed un eventuale secondo grado avanti il Consiglio di Stato.

Ritengo quanto mai opportuno quanto deciso dall’Associazione è cioè l’aver introdotto un ricorso avanti la Corte di Strasburgo per segnalare quanto sta accadendo in Italia in tema di Giustizia amministrativa.

La Giustizia con la G maiuscola è assicurata quando è alla portata di tutti; quando invece, come nel caso di quella amministrativa, diventa appannaggio di pochi, non lo è più, è qualcosa d’altro che non saprei come definire.

Grazie comunque a Francesco Volpe che ha gettato il sasso nello stagno: spero che i cerchi che si propagano nell’acqua suscitino l’interesse di altri Colleghi disposti a dire la loro in materia.

Avv.Luisetta Peronato

Ultimo aggiornamento ( martedì 12 febbraio 2013 )
 
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