ILLECITO URBANISTICO - LUNGO DECORSO DI TEMPO E MOTIVAZIONE DELLA SANZIONE DEMOLITORIA
martedì 04 dicembre 2007
Il provvedimento con il quale il Comune impone la demolizione di un edilizio abusivamente realizzato richiede specifica e apposita motivazione, che tenga conto anche dell'affidamento della parte interessata, quando l'abuso sia risalente nel tempo, non essendo sufficiente motivare sulla base di un generico interesse al ripristino della legalità.

T.A.R.  VENETO, sez.. II, 30 novembre 2007, n.  3803 (abbreviata):

 

"Considerato
che il ricorso può trovare accoglimento con riguardo, in via del tutto assorbente, alla fondatezza del secondo motivo, con il quale viene denunciata la carenza di motivazione in ordine alla sussistenza dell’interesse pubblico alla demolizione delle opere abusivamente realizzate, laddove, come nel caso di specie, tali interventi risalgono nel tempo;
che, invero, le opere qui contestate risultano presenti da almeno trent’anni (attese le risultanze dell’aerofotogrammetria del territorio del 1978), da cui la necessità che l’ordine sanzionatorio risulti supportato da adeguata motivazione, la quale non può esaurirsi nella necessità di ripristinare la legalità, stante la protratta inerzia dell’amministrazione e l’affidamento ingenerato nel privato;
per le suddette ragioni il ricorso è fondato e va accolto con conseguente annullamento del provvedimento impugnato"