"ANCÒRA" (ancora a proposito del d. lgs. n. 53/2010)
lunedì 19 aprile 2010

di FRANCESCO VOLPE

A volte, quando parliamo o scriviamo, ci sfuggono  alcune espressioni che tradiscono il nostro reale pensiero, che invece vorremmo nascondere.

La cosa è imbarazzante, ma càpita.

Anche al Legislatore.

Ad esempio, prendiamo l'art. 2 del d. lgs n. 53/2010, sul processo in materia di appalti.

Ivi si disciplina a chi debba essere comunicata l'aggiudicazione definitiva e, tra i destinatari, si indica anche "coloro che hanno impugnato il bando o la lettera di invito, se dette impugnazioni non siano state ANCORA respinte con pronuncia giurisdizionale definitiva".

La previsione di legge avrebbe avuto lo stesso significato se fosse stata scritta così: "Coloro che hanno impugnato il bando o la lettera di invito, se dette impugnazioni non siano state (...) respinte con pronuncia giurisdizionale definitiva".

Ma il legislatore ha "sentito" il bisogno di aggiungere quell'"ancora" prima della parola "respinta".

Come a dire che si dà per scontato che l'impugnazione del bando venga respinta. È solo incerto il quando.

Ultimo aggiornamento ( lunedì 19 aprile 2010 )